la parcella si estende per 6.30 ha complessivi e la pertinenza in proprietà dei Grivot (uno dei 15 proprietari) misura 0.84 are; è posizionata nell’area centro orientale del climat, confina, a nord, con il comune di Vosne-Romanée; la prossimità di queste due denominazioni ne determina un vino dalla doppia anima: possiede la nobile e raffinata classe di un Vosne e la ricchezza di dettagli estrattivi e la tenacia a resistere al tempo, migliorandosi, di un Nuits St Georges; il climat, ubicato a 300 metri d'altitudine, in posizione invidiabile, presenta una forte pendenza. La nobiltà di questo terroir risiede nella purezza del calcare oolitico presente ad appena mezzo metro sotto il livello del suolo, il quale poggia, a sua volta su una spessa lastra di aristocratica marna calcarea giurassica, del periodo bajociano. Nella versione ’14, una corrente impetuosa di vivace freschezza veicola un sorso avvolgente, la cui matrice olfattiva e gustativa ruota vorticosamente attorno a percezioni tattili di piccoli frutti a polpa scura, avvolti in una nuvola di fini spezie orientali, e la cui energia intrinseca della nobile sua materia (estrapolata con grande perizia in questo millesimo ispirato) apporterà longevità certa, quindi un futuro che intravediamo ideale nell'arco temporale 2020-2025. L'energia e la personalità di Nuits St Georges portano la firma in calce anche di questo premier cru, oggi, per potenzialità intrinseche, almeno da 93/100.

Foto del climat "Les Boudots" del domaine Jean Grivot. Vietata la riproduzione.