la vulgata caratterizza spesso questo terroir come marcato da una speciale tenuità espressiva del pinot noir che ne scaturisce, che rasenta cromatismi da rosato particolarmente intenso, che sfiora la rarefazione, nelle annate più fresche. Il vigneto dei Bouley, le cui viti vantano una età media di circa 38 anni (sulle quali vige la massima astinenza da diserbanti o regimi agronomici convenzionali), poggia su un lotto di terreno sassoso, di sole 68.49 are, prospiciente la cave dei Bouley. La versione 2015, vinificata con l'apporto di grappolo intero per il 40 per cento, e vinificata con un protrarsi macerativo di 21 giorni ed elevata in piece per 20 mesi, con una percentuale di legno nuovo del 30 per cento, ha rivelato, in questa versione '15 dal piglio solare e deciso, un passo travolgente in sede di olfazione, che ha reso il nostro tasting davvero stimolante per la cangianza progressiva anche della sua progressione tra, dapprima, evidenti note di roccia levigata bagnata, piccolissime e polpose bacche rosse di bosco, nonchè nuances di foglie di mirtillo; bocca in grado di stregare i palati più esigenti: nota gessosa saporosa in grande evidenza, ancora ceste di bacche boschive, a disegnare un estratto fine, che non lesina una discreta caratura. La consueta garanzia e l'eterna convinzione che almeno il rango di premier cru gli sia assolutamente attribuibile. Apogeo previsto: [2018-2022]