Volnay 1er Cru Clos de la Cave des Ducs Monopole 2016

  • Benjamin Leroux
  • 2016
  • Premier cru
  • Vinificazione : Vendages entières Vendages entières
  • Vitigno : Pinot noir Pinot noir
Pagamenti sicuri al 100%

cuvée di rara reperibilità, rappresenta, senza dubbio alcuno, una delle migliori creazioni di Benjamin. I grappoli sono ricavati da un parco vitato recintato da mura (ma circondato e protetto, su tre lati, da edifici della cittadina di Volnay) che costituisce un piccolo monopole di 0.6 ha di proprietà di uno dei suoi più preziosi collaboratori, Jean-Charles Carré: la parcella si trova a metà di un pendio, esposto a sud-est, sopra l'abitato di Volnay, appena sopra il ben noto “Clos du Château des Ducs” di Lafarge, in cui il suolo è costituito da una marna argillo-calcarea, con massiccia presenza di spuntoni di roccia di matrice calcarea; i primi impianti risalgono al 1940 e gli ultimi al 1990; una curiosità: il parco vitato ha origine da una selezione massale della mitica vigna del “Clos des Epeneaux”; i due gestiscono assieme questo climat in meticoloso regime biodinamico. La vinificazione avviene a grappolo intero per un terzo, fermentazione avviata con lieviti indigeni, macerazione in botte per 15 giorni ed 1 anno di elevage, per metà in cuve e metà in legno piccolo. Il vino esibisce una profondità di sorso ed una mineralità coinvolgenti, con un bouquet poderoso, in cui emergono cacao in purezza, ciliegia scura e sentori netti di anice; al palato non lesina di palesare una struttura ammirevole e raffinata, che veicola un sorso ampio, rigoroso, dal peso specifico estrattivo masticabile e fascinoso; una parcella simbolo di Volnay in quanto a potenza, coniugata magnificamente alla delicatezza del pinot noir a questa latitudini. Versione '16 dal colore rubino intenso ed impenetrabile, non manca di stupire con un naso dirompente, dopo adeguata ossigenazione: si alternano ed intersecano vicendevolmente aromi di ciliegia scura e polposa, sandalo, armomi terrosi di sottobosco ed effluvi di spezie scure e profonde; in bocca l'annata ne ha temperato il consueto slancio piuttosto caldo, ridisegnando un corredo tannico con trama e ordito estremamente raffinati, decisamente armonico e apportando molta frutta, che scalpita, trascinata da un'ottima verve fresca. Finale coinvolgente, con plurimi rimandi in retrolfatto. Apogeo di consumazione: [2022-2026]

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