uno dei capolavori assoluti, nonchè il vino-bandiera di questo celeberrimo produttore; Il vigneto vanta una cinquantina d’anni d’età media. La vinificazione, condotta a mezzo di una pressa pneumatica, estrae il meglio dell’ambrosia di queste uve; fermentazione e maturazione in barrique nuove al 30%. Questo Grand Cru, esposto a sud-ovest, in prossimità di un pendio molto ripido, è ubicato su un sostrato di marna siliceo-calcarea. Il vigneto si trova geolocalizzato su suoli poco profondi, poveri e leggeri, costituiti da detriti sciolti e molto sassoso. Il Corton-Charlemagne di Rapet è un lettore fenomenale del temperamento del terroir da cui trae origine, ed esalta, in modo entusiasmante, la percezione del carattere del suolo siliceo. La versione '16 si palesa con un bouquet esaltante, sotto il profilo dei decibel di intensità, netto nei suoi rimandi alla mandorla bianca, scie balsamiche che sorreggono nitori di mela golden ed agrumi freschi, tinteggiate di nuances di miele d'acacia e delicati sussurri di lime; bocca ampia, dalla salinità prorompente, senza rinunciare ad una verticalità bellissima, figlia dell'annata. Consueta longer en bouche, che lascia presagire un affinamento che perfezionerà il suo spessore qualitativo; annata che ci è parsa, in modo anche più amplificato intorno a questa denominazione, molto a fuoco ed in grado di soddisfare i puristi, gli amanti degli spessori e dei volumi classici, degli equilibri gustativi da borgogna vecchio stile. Apogeo di consumazione: [2022-2026]