prodotto delle uve di vigneti che affondano le radici nel contesto di un'appellazione ventosa (a beneficio dell'assenza di muffe in questo areale), che costeggia l'abitato di Monthelie; il domaine ne possiede e lavora 1 ha, 08 a e 44 ca, che produce circa 5000 bottiglie; il vino che ne viene prodotto si ammanta sempre di una matrice fieramente austera e di sorprendente raffinatezza; rispetto alla versione “village” possiede una marcia in più in termini di nobiltà estrattiva: il centrobocca irradia la propulsione di un 1er. E' composto dall'abile assemblaggio di due lieux-dits complementari, perchè opposti nelle proprie caratteristiche di terroir: i "Duresses", esposti a sud-est, contraddistinti da suoli composti da una marna a prevalenza argillosa scura, che conferisce colore e profondità tannica al prodotto, ed i "Brèterins", esposti a sud, dai terreni di natura calcarea, responsabili del bonus aggraziato che ammanta questo prodotto. La vinificazione consta di un elevage di 19 mesi in rovere nuovo al 25 per cento. Annata '20 composta dal 60 per cento dei "Brèterins", che possiede un'anima sempre più definita: in sede di degustazione ci ha confermato che siamo al cospetto di un prodotto realmente molto interessante, portatore sano di doti di territorialità che il grande pubblico del pinot noir borgognone conosce poco, ed è un peccato capitale. Si presenta rubino violaceo impenetrabile; naso fresco ed intenso di mirtilli neri e more ed un corredo speziato al cardamomo e chiodi di garofano. Bocca già di grande saporosa soddisfazione a questo stadio, con note nette di mineralità scura, cuoio, ribes maturo e prugna; trapunta tannica molto a fuoco, millimetrica nella tessitura; e poi quanta esuberanza fruttata e quanta freschezza. A conferma che questa denominazione sa regalare delizie insospettabili per i degustatori meno attenti e (purtroppo, ndr) abituati a privilegiare zone di confort territoriali maggiormente sotto i riflettori mediateci. Vi invitiamo, pertanto, a uscire dal solito perimetro ed osare maggiormente: il pinot noir, a queste latitudini, possiede davvero infinite declinazioni. A nostro parere, nel portfolio di questo storico domaine è il vino cresciuto qualitativamente di più negli ultimi 7 anni ed in questo millesimo merita la menzione d'onore. Circoletto rosso. Apogeo di consumazione [2025-2035]