Gevrey Chambertin 1er cru Clos du Fonteny monopole 2020

  • Bruno Clair
  • 2020
  • Premier cru
  • Vitigno : Pinot noir Pinot noir
Pagamenti sicuri al 100%

il climat "Fonteny" deve la sua etimologia alla presenza di alcune sorgenti d'acqua della zona, che sgorgano da una roccia calcarea molto compatta, la quale affiora dopo pochi cm di terreno, che ne costituisce una caratterizzazione identitaria, fondamentale per il terroir; la parcella si distende per circa 3.70 ha e si trova proprio nel cuore dell'aoc Gevrey-Chambertin, tra la Combe Lavaux ed il pendio del grand cru "Ruchottes-Chambertin". Proprio in prossimità della sua parte bassa prende il nome di "Clos du Fonteny", proprietà in regime di monopolio del domaine Clair: il climat è esposto verso sud-est e si trova a poco meno di 300 metri d'altitudine; qui il suolo si presenta povero e composto, per lo più, da argilla bianca nella parte superiore, e rossa nella parte inferiore della parcella; la roccia calcarea profonda marca con decisione questo prodotto, che non manca però di recare con sè il carattere proprio della aoc di Gevrey, non lesinando affatto in potenza espressiva; la sua caratterizzazione porta in dote grandi venature minerali dai toni scuri, un cote floreali a petalo rosso, ed un corredo fruttato prevalentemente a bacca nera, striato da una evidente speziatura scura. La proprietà di Clair ha un’estensione di 0.67 ha e 1.66 are. Questo eccezionale monopole, che si rivela uno dei fiori all’occhiello e vanto della produzione aziendale, si trova nella parte superiore del climat "les Fontenys"; una parte del vigneto è stata messa a dimora nel 1972 e l’altra metà nel 1987 . Annata '20 viola intenso e scarsamente penetrabile; naso che sconta un po' di riduzione, ma che, nell'arco di qualche minuto, fa mostra di sé, elargendo note di grafite, sbuffi soffici terrosi, che preludono all'ingresso in scena di un frutto intenso, pregno di rimandi di mirtilli e ribes rossi; bocca snella, senza alcun cenno calorico, ricca di frutto croccante, elevato alla piacevolezza da una tartarica vivace ed estremamente pura; finale leggermente austero, soffuso, che evoca polveri minerali delicate. Impeccabile nella sua narrativa: calibratissimo, incarna e disegna il terroir di pertinenza in maniera decisamente nitida. 94 punti. Apogeo di consumazione [2027-2037].

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