i Perrieres di Puligny si estendono per 4.49 ha complessivi e li caratterizza la circostanza per cui possono essere cosi etichettati tutti i prodotti dal nord della denominazione a quelle dell'area più centrale della aoc (Clavaillon). Etimologicamente ricorda le pietre che venivano utilizzate per edificare gli abitati della zona; è posto a circa 240 metri d'altitudine ed è esposto a sud-est. I vini che nascono da quest'area si manifestano sempre agrumati, speziati, con piacevolissime e lievi note vegetali dai riscontri olfattivi balsamici, che in bocca esplodono in una purezza materica di cristallina decodifica; maturato adeguatamente, dona sempre aromi caramellati e frutta matura. I Sauzet coltivano un appezzamento vitato di età media superiore ai quarant'anni, situato in fondo al pendio parcellare. Nella versione '17 l'accezione "sudista" del lieu dit dei Sauzet assume tutti i suoi connotati, già schiettamente intuibili al naso, in cui emergono note aromatiche dolci di pera, nettarina, miele, anice ed una scia mentolata, muschiata, di ascendenza balsamica; ingresso in bocca sempre di estrema pulizia, nitore e saporosità, in cui emergono speziature bionde, lime, limone, ancora un richiamo mentolato, cenni di schegge di roccia bagnata frantumata ed agrume a polpa bianca; bella concentrazione, penetrazione palatale, sapidità convincente anche più del solito; insomma, la classica lettura estremamente minerale ed irresistibile data dal climat. Se i Perrieres di Puligny ci hanno sempre sedotto senza possibilità di oppore resistenza emotiva, quest'anno Sauzet si è superato. Apogeo di consumazione [2022-2025]