con tutta probabilità, all'interno di tutta la vasta gamma di prodotti enoici di Leroux, rappresenta il liquido più setoso e raffinato, in grado di scolpire, nella memoria di chi lo degusta, la sensazione di un equilibrio complessivo tra le sue componenti davvero vibratile, millimetrico, di splendido afflato e classe; incarna e delinea soprattutto, ed è la cosa più rilevante, il sontuoso animus di questo climat, il cui dna è caratterizzato da una ben nota raffinatezza, delicatezza e piacevolezza di approccio gusto-olfattivo, che ne costituiscono un unicum all'interno delle rocciose peculiarità di Morey St Denis. Benjamin amministra una parcella di 0.15 ha all'interno del clos, i cui primi impianti vitati risalgono al 1962. La vinificazione è effettuata con lieviti indigeni, mediante grappoli integralmente diraspati, e l'elevage en fute de chenes si protrae per 18 mesi, all'interno di barrique nuove mediamente tra il 33 ed il 50 per cento; nessuna filtrazione e chiarifica è praticata pre-imbottigliamento. Versione '18 rosso rubino carico e scarsamente penetrabile; olfatto preciso, netto, tutto orientato alla spezia scura, cote floreale a petalo rosso, ciliegia scura croccante, un fine tocco tartufato e di sottobosco; bocca avvolgente, dirompente, di classe estrema, che Benjamin ha interpretato con sensuale grazia: corrente sapida in bello incedere sullo stuolo fruttato scuro, ed una percezione di noblesse complessiva davvero rassicurante, che conduce il sorso in un finale che pare eterno, ed il cui eco fruttato è destinato a restare nella memoria gustativa.  Davvero un fuoriclasse. Da collezione. Apogeo di consumazione [2026-2036]