

cuvée di rara reperibilità, rappresenta, senza dubbio, una delle migliori creazioni di Benjamin. L'etimologia del climat richiama il nome di una cava di pietra inaugurata dai monaci benedettini nel medioevo, mentre "des Ducs" pare un'aggiunta dei secoli successivi; I grappoli di questo monopole dal 2006 sono ricavati da un parco vitato recintato da mura (ma circondato e protetto, su tre lati, da edifici della cittadina di Volnay) che costituisce un piccolo monopole di 0.64 ha di proprietà di uno dei suoi più preziosi collaboratori, Jean-Charles Carré: la parcella si trova a metà di un pendio, esposto a sud-est, a circa 300 mt d'altitudine, sopra l'abitato di Volnay, appena sopra il ben noto “Clos du Château des Ducs” del domaine Lafarge, in cui il suolo è costituito da una marna argillo-calcarea, con massiccia presenza di spuntoni di roccia di matrice calcarea; i primi impianti risalgono al 1940, gli ultimi al 1990; una curiosità: il parco vitato ha origine da una selezione massale della mitica vigna del “Clos des Epeneaux”; i due gestiscono assieme questo climat in meticoloso regime biodinamico. La vinificazione avviene a grappolo intero per un terzo, fermentazione avviata con lieviti indigeni, macerazione in botte per 15 giorni ed 1 anno di elevage, per metà in cuve e metà in legno piccolo. Il vino esibisce una profondità di sorso ed una mineralità coinvolgenti, con un bouquet poderoso, in cui emergono nuances di polvere di cacao in purezza, da cui emerge netta una ciliegia scura e sentori di anice; al palato non lesina di palesare una struttura ammirevole e raffinata, che veicola un sorso ampio, rigoroso, dal peso specifico estrattivo masticabile e fascinoso; una parcella simbolo di Volnay in quanto a potenza, coniugata magnificamente alla delicatezza del pinot noir a questa latitudini. Versione '18 vinificata con l'apporto del 20 per cento di raspo; rubino lucente, al naso spinge dapprima sulle spezie scure, poi emerge la consueta ciliegia, coadiuvata da cassis e prugna gialla; bocca di bella tensione, vivacemente illuminata da una vena fruttata intensa e solida in questa annata, veicolata da un'infiltrante salinità; bella complessità e ricchezza complessiva; il tempo gli sarà fedele alleato per scintillare anche di più. Apogeo di consumazione [2025-2031]
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