il Batard si estende per 5.84 ha su Chassagne Montrachet e per una descrizione accurata rimandiamo l'utenza alla pagina della denominazione, in cui è ampiamente descritto. Qui ci limitiamo a liofilizzare alcuni concetti: si tratta di un climat immobile sotto il profilo transattivo, suddiviso sempre tra 30 proprietari, che possiedono quasi tutti meno di mezzo ettaro a testa, cioè due pièce abbondanti di prodotto. Il Batard è sempre vino potente, di grande struttura, dai grandi richiami esotici in gustativa, grazie alla presenza di argille profonde, di color ocra. Un vino generoso, ampio, fruttato, di godibilità e polposità assoluti. Versione '18, elevata per il 25 per cento in legno piccolo nuovo, gialla intensa, di luce generosamente paglierina; naso ampio, grazie ad un'annata che ne amplifica gli spunti e le caratteristiche: pesca gialla, limoni maturi, tutto il compendio della frutta esotica immaginabile, in un bel gomitolo di estrema complessità, ben disposto a farsi dipanare in un tempo congruo nel calice; bocca che impressiona per premesse d'affinamento: spinge a fondo scala sull'agrume, su note d'ananas e mango, osannati da una sapidità vigorosa, che riluce ed illumina tutta la gustativa; finale lunghissimo, che si inabissa con una riverbero in pai ritmato e lento. Che vino. Apogeo di consumazione: [2025-2035]