Drouhin Laroze Scheda prodotto
siamo al cospetto di un prodotto che rappresenta una delle punte di diamante del domaine; è ricavato da una parcella di 1.46 ha, posta nell'area nord del climat, localizzata a circa 280 mt, dispiegata su pendenze minimali, attorno al 5 per cento, e frutto di un parco vitato i cui primi impianti risalgono al 1949. Ciò che rende unico questo grand cru è che si trova ubicato su terreni che risalgono a quattro distinte ere geologiche, lungo la perpendicolare nord-sud e verso est-ovest; infatti, verso la "route dei grand crous", presenta un suolo maggiormente pietroso e calcareo, affiorante dalla cava limitrofa; risalendo verso il nord della parcella sono presenti marne a prevalenza di calcare dovuto a una fitta presenza di fossili di piccole ostriche, mentre, salendo, si incontra una prevalenza di marna argillosa grigio-beige; infine, nella parte superiore domina il nobilissimo calcare di Premeaux, di grande compattezza e di colore beige rosato. La versione ’17 è stata vinificata per il 25 per cento a grappolo intero. Scivola di bella densità carnosa lungo il calice, sciorinando un rosso rubino impenetrabile; naso ancora un pò da interpretare, come è naturale accada in questa fase evolutiva primordiale in cui si trova questo monumentale climat; lasciandolo raccontarsi ed esprimersi, dopo almeno un'ora di contatto con l'ossigeno, dispiega dapprima nuances delicatamente speziate scure, che veicolano una ciliegia scura croccante ed una mora scura evidente, e, solo in un secondo momento, zampillano piccoli lamponi di bosco, che giacciono su un sottofondo di delicati sussurri floreali; volumetria e densità, all'ingresso palatale, non mancano: è potente, sontuoso, anche se la cilindrata estrattiva è calibrata in un registro complessivo di estremo bilanciamento, in cui la carezza del legno piccolo è piacevolmente presente. Chiusura di bella amplificazione in retrolfatto, ma che ne fotografa lo stato attuale identitario. Beze chiede tempo per stupire, si sa, e farete bene a conservarlo al meglio per goderne con un timing appropriato. Anche qui constatiamo che l'annata ha inciso solo minimalmente su un prodotto cui solo il tempo dona la grazia assoluta di cui è capace. Apogeo di consumazione [2024-2034].
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