Nuits Saint Georges 1er Cru Clos de l'Arlot Monopole 2018

  • De L'Arlot
  • 2018
  • Premier cru
  • Vinificazione : Egrappé/uve diraspate Egrappé/uve diraspate
  • Vitigno : Pinot noir Pinot noir
  • 2020-10-19
109,00 €

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assieme al cru "Forets", rappresenta l'altro gioiello, in monopolio, dell'azienda. Il climat, che etimologicamente riporta il nome del ruscello che lo attraversa, cinto da mura a secco, si estende per circa 5.5 ettari, di cui 4 adibiti a vigneto, si trova sul sito di una antica cava, è diviso a metà da un'area boschiva e scoscende molto, non presentandosi affatto lineare, dispiegandosi su più livelli (tra i 220 ed i 260 metri d'altitudine). E' qui, al suo interno, che si trova ubicata l'azienda De l'Arlot. Il suolo di questa parcella si presenta ricco di argilla fine e bruna, pregno di particelle ferrose nella parte sud, in cui si trova il parco vitato più vecchio, mentre in quella a nord si apprezza la presenza del celebre calcare di Comblanchien; qui abbonda lo scheletro, costituito da pietre chiarissime (olite bianca) e reperti fossili ("ostrea acuminata") in presenza numerosa. Il cru dà luogo a due vini bianchi e due rossi: il parco vitato con le vigne più datate è destinato al "clos de l'arlot". Uno dei tratti caratterizzanti del prodotto è l'agevole lettura della sua eleganza fruttata, che sa offrire in gioventù, capace di donare piacere immediato, ed immediata empatia; grazie ad adeguato affinamento in vetro, mantiene la sua impronta, quindi la limpida leggibilità del suo dna, ma la raffina ulteriormente, impreziosendola. La vinificazione è tradizionale: dopo una vendemmia manuale, segue la svinatura, rimontaggi e follature ragionati per non compromettere la finezza di questo fantastico terroir, l'elevage si protrae per 15 mesi in botti di rovere nuove sino ad un massimo del 45 per cento. Versione '18 almeno da 93 punti di partenza; almeno. In questo millesimo, degustato molte volte, da botte e da vetro, emerge davvero sempre il senso profondo di questo climat. Naso che evoca piccole more scure, sottobosco, cuoio, poi ciliegie rosse mature, liquirizia; bocca di bella concentrazione, che non rinuncia ad un certo piglio al sorso, di grande equilibrio, dirompente nel corredo fruttato che prospetta, prego di frutta rossa matura croccante, avvolti in una miriade di tannini puntiformi ed un finale che sfuma addirittura gessoso. Che classe. Apogeo di apertura [2024-2033]

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