

si tratta di uno dei due prestigiosi monopole (dal 1856) di questo celeberrimo domaine, originato dal parco vitato di più vetusto impianto (le viti più giovani, infatti, sono destinate a confluire nel "Nuits St Georges 1er cru Les Petits Plets"); la preziosa parcella, perimetrata e cinta da secoli, che si trova nel comune di Prémeaux, si estende per 7.11 ha e si protrae lungo una pendenza altimetrica piuttosto uniforme, tra i 230 ed i 270 metri. Etimologicamente, è facile intuire che in questo luogo, anticamente, si trovasse una fitta foresta alberata, finché non ne fu scoperta la sua migliore attitudine per la coltivazione viticola; il suolo di questo climat è costituito da una marna a prevalenza argillosa, dalle tinte brune e dalle nuances ferrose. Le uve, curate secondo i dettami della loutte raisonnée, vengono raccolte manualmente e la vinificazione è condotta in modo minimalmente interventista, in cui la nobile materia viene trattata con ragionati e cadenzati rimontaggi. Il vino prodotto possiede una personalità di grande evidenza, dalla cromaticità sempre brillante ed intensa ed un profilo olfattivo ampio e potente, sorretto da spezie scure, note di cuoio, ribess nero ed un timbro tannico sempre piacevolmente caratterizzante, perché ricco ed avvolgente. Versione '18 diraspata interamente e da almeno 94 punti di partenza; curiosamente elargisce un bouqet olfattivo che pare un vosne-romanee, in cui emergono netti nuances floreali a petalo rosso e poi mirtillo e fragola selvatica; tannini sorprendenti per soavità, che rendono il sorso elegante e carnoso, strutturando un'intelaiatura solida e grondante di frutto; ma è l'armonia impressionante del sorso a sorprendere e la lenta progressiva danza che conduce al palato un mazzo di more scure sul finale, che si inabissano e prontamente risorgono in retrolfatto. Diamogli il giusto tempo per realizzare a pieno il suo enorme potenziale. Apogeo di apertura [2024-2033]
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