Puligny Montrachet 1er cru Clos de la Pucelle monopole 2019

  • Jean Chartron
  • 2019
  • Premier cru
  • Vinificazione : Egrappé/uve diraspate Egrappé/uve diraspate
  • Vitigno : Chardonnay Chardonnay
Pagamenti sicuri al 100%
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la vigna costituisce un monopole di 1.16 ha di proprietà della famiglia Chartron, risalente al 1917; cinto da un muretto a secco per buona parte del suo perimetro, il parco vitato, risalente al trentennio 1950-80, è geolocalizzato a circa 240 mt d'altitudine, con esposizione ad est, in stretta aderenza con la parcella del monumentale Batard Montrachet. I suoli, di matrice prevalentemente argillosa, sul quale giace uno stuolo cospicuo di sassi, approssimano, da vicino, la tessitura granulometrica del grand cru limitrofo; la matrice identitaria di questo 1er cru è storicamente riconosciuta tra le massime espressioni tra i pari grado dell'intera denominazione, se non, addirittura, il più ispirato, al punto da costituire, molto spesso, un autorevole termine di paragone per misurare qualitativamente gli altri 1er cru di Puligny. Il liquido estratto dalle uve di questa parcella possiede un'intrinseca esplosiva dirompenza espressiva e, nelle annate concepite per allungare nel tempo, il dna del suo aristocratico estratto manifesta una texture materica da pedigree di razza purissima; inoltre, è solito contraddistinguersi per un'anima delicatamente femminea, una verve fresca di prim'ordine, per la presenza di nuances caratterizzanti di pesca bianca e mandorla fresca, nonché per la presenza di una sapidità di matrice marina fortemente identitaria. Versione '19 paglierina luminosissima; bouquet di consueta estrema classe, da cui emergono note tra le più dettagliate mai riscontrate in questo fuoriquota: aromi di roccia gessosa in polvere, un cote di intensi fiori bianchi, uno stuolo di agrumi variegati a polpa gialla frammisti ad una golosa pasta di mandorle, nonché tracce nitide di arancia fresca e prugna gialla; bocca ricca e raffinatamente tesa, che vibra sulla tensione sapido-agrumata, restituendo una postura cesellata e leggera, nel contesto di un'annata che, invece, lo pretenderebbe più ricco e generoso; finale gentile, che si inabissa e risorge in retrolfatto sotto forma di fresche spezie bionde, che sostengono una sapidità ammaliante. Qui si parte perlomeno da 93 punti. L'elevage, considerata la splendida annata, lo porterà alle soglie dell'empireo. Apogeo di consumazione [2023-2030].

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