parcella di 3 ha complessivi, dispiegata nel comprensorio nordista della denominazione, al confine con il comune di Pernand-Vergelesses, esposta a sud, posizionata a circa 300 metri. I “Talmettes” rappresentano, en rouge, una delle espressioni più nobili di Savigny e danno notoriamente luogo a vini particolarmente longevi e propensi a dispensare cote floreali e molto delicati sotto il profilo della matrice tannica; le sabbie fini sui cui poggia il parco vitato dei Bize, risalente al 1968 ed oggetto di qualche reimpianto nel 1978, esteso per 0.8 ha e 2 ac, dà vita ad un prodotto di grande fascino: estremamente goloso e, soprattutto, quello con il profilo aromatico più intenso tra i rouge di Bize. La versione '19 è frutto di una fermentazione alcolica (attivata con lieviti indigeni) condotta a grappolo intero, rimontata con cadenza giornaliera, ed elevata per 18 mesi in rovere nuovo al 15 per cento. Rubino scintillante; naso profondo, intriso di petali macerati di rose a petalo rosso, ribes neri e rossi maturi, immersi in un mood boschivo tardo autunnale; bocca sferzante per energia, di bella verticalità ma, soprattutto, dotata di quella firma salina, autentica arma impropria di questo vino, capace di esaltare tutte le componenti estrattive di un millesimo generoso in volumetria delle note fruttate, che persevera lungamente in retrolfatto. Apogeo di consumazione [2024-2032]