Nuits Saint Georges 1er Cru Clos de l Arlot Monopole 2019

  • De L'Arlot
  • 2019
  • Premier cru
  • Vinificazione : Vendages entières Vendages entières
  • Vitigno : Pinot noir Pinot noir
Pagamenti sicuri al 100%
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assieme al cru "Forets", rappresenta l'altro gioiello, in monopolio, dell'azienda. Il climat, che etimologicamente riporta il nome del ruscello che lo attraversa, cinto da mura a secco, si estende per circa 5.5 ettari, di cui 4 adibiti a vigneto, si trova sul sito di una antica cava, è diviso a metà da un'area boschiva e scoscende molto, non presentandosi affatto lineare, dispiegandosi su più livelli (tra i 220 ed i 260 metri d'altitudine). E' qui, al suo interno, che si trova ubicata l'azienda De l'Arlot. Il suolo di questa parcella si presenta ricco di argilla fine e bruna, pregno di particelle ferrose nella parte sud, in cui si trova il parco vitato più vecchio, mentre in quella a nord si apprezza la presenza del celebre calcare di Comblanchien; qui abbonda lo scheletro, costituito da pietre chiarissime (olite bianca) e reperti fossili ("ostrea acuminata") in presenza numerosa. Il cru dà luogo a due vini bianchi e due rossi: il parco vitato con le vigne più datate è destinato al "clos de l'arlot". Uno dei tratti caratterizzanti del prodotto è l'agevole lettura della sua eleganza fruttata, che sa offrire in gioventù, capace di donare piacere immediato, ed immediata empatia; grazie ad adeguato affinamento in vetro, mantiene la sua impronta, quindi la limpida leggibilità del suo dna, ma la raffina ulteriormente, impreziosendola. La vinificazione è tradizionale: dopo una vendemmia manuale, segue la svinatura, rimontaggi e follature ragionati per non compromettere la finezza di questo fantastico terroir, l'elevage si protrae per 15 mesi in botti di rovere nuove sino ad un massimo del 45 per cento. Versione '19 vinificato per il 40 per cento a grappolo intero, si presenta in veste porporata, con note rubine scintillanti; naso gentile, che trasuda classe, giocato su sussurri di petali di rosa rossa, striature di cannella dolce, terra umida, ed aromi di lamponi maturi, corredati da prugne ammalianti; bocca avvolgente, che fodera il palato, avviluppandolo in un cuore palpitante di frutta scura, infiocchettata da un profilo tannico esemplare, che fa incedere un sorso importante, elegante, cangiante, dinamico, che deflagra in un estuario salino per riemergere prepotente in pai. Uno dei preziosi di famiglia in grande spolvero e perfettamente a suo agio in un millesimo che scintilla grazia. Apogeo di consumazione [2025-2033]

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