

vino prodotto dal missaggio di due vigneti; uno risalente al 1950 (Reniard) ed uno al 2002 (Epointures), esposti in pieno sud, circostanza che garantisce di centrare sempre con precisione la maturità fenolica; prodotto decisamente accattivante, tipicamente gevrey-chambertin fruttato e delizioso e già generoso in gioventù e con un buon potenziale di affinamento. Annata 2018 in grande spolvero, fermentata con il contributo del 30 per cento di grappolo intero ed elevata con il contributo del 20 per cento di legno nuovo; si presenta rubino violacea scura; al naso emergono una spolverata di pepe nero, chiodo di garofano, petali di rosa rossa, effluvi di liquirizia, e qualche sbuffo terroso; poi emergono prepotentemente la mora di rovo, il ribes nero in gelatina e la ciliegia matura; bocca carnosa, succulenta, saporosa, di bella tensione complessiva, attraversata da una intensa mineralità scura, trapuntata da un tannino setoso, minuto, puntiforme, elegante, che struttura il sorso per goderne del cospicuo corredo fruttato che l'annata ha portato in dote. Bel finale, che chiude con note di arancia rossa, che echeggiano lungamente in retrolfatto. 92 punti di partenza. Apogeo di apertura [2023-2030]
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