

l'etimologia della parcella richiama evidentemente un luogo in cui venivano giustiziati i condannati dalla magistratura locale; le uve provengono da un vigneto i cui impianti risalgono al 1987, dispiegato su una superficie di 2500 mq; il terreno era una cava di ghiaie, con terreno di grande drenaggio; il suolo qui è calcareo e sassoso. Climat che produce notoriamente vini di estrema eleganza, morbidezza e delicatezza tannica. Annata 2018 vinificata per il 30 per cento a grappolo intero ed elevata in 20 per cento di legno nuovo. Rubino violacea impenetrabile; naso grondante di uno stuolo di lamponi in gelatina, prugne mature, e ribes neri; ingresso palatale di rigore fruttato e freschezza tonica, stuolo tannico trapuntato ed un senso di eleganza complessiva di bella compostezza, nonostante l'annata strizzi l'occhio ad una lascività del frutto particolarmente pulsante. La mano di Laurent, il peso del savoir faire di un vigneron che è parte della storia più autorevole della denominazione ci hanno nuovamente sedotto in questa annata. Il lato carezzevole e generoso di Gevrey-chambertin qui esce alla grande. Apogeo di apertura [2023-2030]
Altri vini del domaineHubert et Laurent Lignier