Gevrey Chambertin 1er cru Les Cherbaudes 2014

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prodotto davvero degno di rappresentate il climat "1er cru" valutato unanimemente e storicamente quello di più sopraffina eleganz,a all'interno dell'intera denominazione; la parcella, che si estende per 2.19 ha, costituisce il naturale prolungamento dei limitrofi liux-dits dei Gesmeaux, che danno origine alla rinomata Chapelle Chambertin; si tratta di un'area dal suolo piuttosto lineare, senza la presenza di avvallamenti, il cui suolo è costituito, in prevalenza, da una marna argillo-calcarea, amalgamata ad una buona quota di limo. Pochi domaine possono vantarne un appezzamento, tra i quali i nomi più ispirati sono lo stesso Boillot e Fourrier. Dà generalmente luogo a vini che echeggiano, molto da vicino, la grazia, la delicatezza e la levità di quelli di Chambolle, senza rinunciare ad una bella verve del tessuto tannico e dotati di una notevole capacità di affinare lungamente. Prodotto da un parco di vigne di cui alcuni ceppi vantano anche oltre novant’anni, dislocati lungo una parcella di pertinenza del domaine che si estende per 0.30 ha, Louis Boillot riesce a produrre un vino di grandissima levatura, la cui nuance aromatica, giocata su una meravigliosa focalizzazione della purezza del frutto, sfoggia un assetto, al palato, di inebriante freschezza, sofficità tannica, frutto di delicatezza e savoir faire estrattivi, nelle annate migliori davvero dai toni che sfiorano il lirismo, in grado, soprattutto, di evidenziare la peculiare ascendenza minerale, cifra identificativa di questo terroir, che un adeguato affinamento sa tratteggiare al meglio, relativamente alle sue numerose ombreggiature. Siamo al cospetto davvero di un vino di estrema classe. Nella sua versione ’14, si palesa in una veste finemente tinteggiata di rosso rubino lucente, esibendo un naso davvero in grado di inebriare per stile e rigore espressivo; al palato deflagra letteralmente in un mazzo fittissimo di piccoli frutti rossi boschivi, veicolato da una freschezza caratterizzante ed irradiante (spinta anche dal dna proprio del millesimo), da una vivacità di sorso coinvolgente, perchè stratificata in un estratto che dona piacere sensoriale, nonchè contraddistinto da un’ottima lunghezza in Pai, intrisa della consueta venatura sapida, sapientemente messa in risalto, perchè assecondata al meglio nella sua naturale espressività, come da terroir di appartenenza