Gevrey Chambertin 1er cru Clos Prieur 2015

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posto tra i climat de La Perrière e gli Cherbaudes, il “priore” (dell’abbazia di Beze o Cluny?) è climat tra i più rappresentativi dell'anima più solida (in gioventù) e virile di questa denominazione, che nelle annate a piena maturità fenolica, raggiunge apici qualitativi difficilmente raggiungibili dagli altri 1er cru della denominazione; la parcella, divisa in due partizioni, si trova in un'area viticola piuttosto pianeggiante, il cui suolo è costituito dal missaggio di fini argille rosse (più presenti nella partizione a sud) e piccole ghiaie, unite da una buona quota di limo. Jean Louis lo definisce un parente strettissimo del suo grand cru Latricieres Chambertin. Versione '15 che abbiamo trovato di una solidità ineccepibile, e, soprattutto, classicissima, sotto tutti i parametri analizzabili. Anima profonda, stratificata, intensa al naso, che fa da pendant ad un colore rosso rubino di fascinoso mistero, tanta è la fittezza della materia antocianica che ne scandisce la trama visiva; bocca subito tesa, che sprinta in un arabesco gustativo, tinteggiato soprattutto da una verve sapida dominante, di rimandi oceanici; vena minerale che sospinge e diffonde, nell'arcata palatale, innumerevoli ribes neri e gustose ciliegie scure, nonché cenni di polvere di caffè, cacao amaro, sbuffi terrosi e note fumè; prodotto estremamente a fuoco, anche sotto il profilo dell'architettura tannica, davvero aghiforme, figlia di una mano ispiratissima. Segnaliamo che si trova già sulla via di un ottimo bilanciamento delle sue componenti; pertanto, l'abbrivio evolutivo è già in fieri, veleggiando su prospettive che vaticiniamo davvero al top. Gli conferiamo almeno 93 punti di partenza. Apogeo di consumazione [2022-2027]