il domaine possiede una parcella, all'interno di questo prestigiosissimo climat, che porta in dote il dono della verticalità per come è ubicata, cosi da potersi fregiare di tutte le accezioni del suolo e sottosuolo di questo terroir; in particolare, la proprietà si estende per una superficie di 1.6 ha e vanta i primi impianti di ceppi risalenti al 1920. La versione ’16 è stata molto difficoltosa, a causa dell'accanimento delle bizzarrie del clima nel corso di questo millesimo; ciò ha determinato una produzione limitatissima (questo concetto vale per tutti i domaine, alcuni dei quali non hanno prodotto "Chambertin" in questa annata); proprio a causa di questa situazione, e delle conseguenti bassissime rese e produzione, i Rossignol Trapet hanno optato per il solo formato Magnum, che è stato davvero in grado, lo anticipiamo, di rendere al meglio la rappresentazione di questo vino, all'interno di questo peculiare contesto; nettare, pertanto, preziosissimo ed in quantità risicatissime; rarità assoluta per cui assurge a chicca davvero per appassionati. Cromaticità sempre intensa e rosso rubina, impenetrabile; profilo olfattivo ovattato per alcuni minuti, poi, lentamente, speziato scuro, sprazzi di ciliegia scura e more nere, humus, fogliame; bocca sorprendente, scattante, agile, dall'estratto comprensibilmente ancora ranicchiato su sè stesso, ma supportato da una cornice tannica di prima grandezza, nonchè da una sapidità rocciosa ed una freschezza encomiabili, in questo millesimo comunque ad alto tasso di classe, nonostante la sua scarsa produzione. Apogeo di consumazione [2025-2038]