Meursault 1er cru Charmes 2016

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siamo al cospetto di un altro pezzo da novanta tra i climat più reputati della denominazione; sicuramente tra quelli più rappresentativi del Meursault cosi come classicamente scolpito nella memoria di ciascun degustatore: esposto magnificamente ad est, posto a metà della collina che lo ospita, contraddistinto da terreni composti da marna a prevalenza argillosa. Antoine amministra un lotto di 0.26 ha, ubicato sia nella parte più alta che in quella più bassa della parcella, composto da un parco vitato di poco meno di 30 anni di età media, i cui primi impianti risalgono al 1963, per la maggior parte ubicate nei "Meursault Dessous". Si tratta di un prodotto che Antoine ha proposto la prima volta nel 2011 ed il successo interpretativo è stato sin da subito altisonante, cosi da risultare, ad oggi, il suo Charmes, uno dei vini più paradigmatici, nell'intero panorama dei vigneron di questa denominazione, per comprendere il senso profondo di questo climat. Notoriamente, si tratta di un vino molto ricco, di grande ed appagante concentrazione, scintillante energia e contraddistinto da una verve sapida di grande levatura. Millesimo 2016: annata in cui Antoine ha, come di consueto, assecondato al meglio il profilo del millesimo (Antoine ci riferisce di aver perso il 30 per cento del raccolto in questo millesimo, a causa delle note vicissitudini meteo), attraverso un'opera di vinificazione estremamente naturale, un elevage di 18 mesi in botti piccole, al 15 per cento nuove, di 5 anni di età e poi un passaggio en cuve; lo definiremmo un vino figlio di un annata che lo ha reso estremamente seducente, dimagrendone un pò la sua naturale esuberanza: brillante e giallo paglierino chiaro; palette olfattiva d'impatto leggermente fumè, in cui emergono note di sesamo, e poi lime, ananas, prugna gialla e mela matura; bocca che non rinuncia ai suoi consueti decibel in ampiezza, ma di grande equilibrio, mai lontanamente pesante nel sorso, anzi, agile, svettante, sapido e di bellissima freschezza, a corredo; è proprio l'incanto dell'intreccio creato tra queste due parti dure a proiettare l'amplificazione del piacere sulle papille e ne determina un allungo echeggiante. Un assaggio vicino al memorabile quello che ci sentiamo di proferire circa questo prodotto; sicuramente uno tra i più riusciti dell'intera palette 2016 di Antoine. Apogeo di consumazione [2022-2030].