Clos Saint Denis grand cru 2015

  • Benjamin Leroux
  • 2015
  • Grand cru
  • Vinificazione : Vendages entières Vendages entières
  • Vitigno : Pinot noir Pinot noir
Pagamenti sicuri al 100%

con tutta probabilità, all'interno di tutta la vasta gamma di prodotti enoici di Leroux, rappresenta il liquido più setoso e raffinato, in grado di scolpire, nella memoria di chi lo degusta, la sensazione di un equilibrio complessivo tra le sue componenti davvero vibratile, millimetrico, di splendido afflato e classe; incarna e delinea soprattutto, ed è la cosa più rilevante, il sontuoso animus di questo climat, il cui dna è caratterizzato da una ben nota raffinatezza, delicatezza e piacevolezza di approccio gusto-olfattivo, che ne costituiscono un unicum all'interno di Morey St Denis. Benjamin amministra una parcella di 0.15 ha all'interno del clos, i cui primi impianti vitati risalgono al 1962. La vinificazione è effettuata con lieviti indigeni, mediante grappoli integralmente diraspati, e l'elevage en fute de chenes si protrae per 18 mesi, all'interno di barrique nuove mediamente tra il 33 ed il 50 per cento; nessuna filtrazione e chiarifica è praticata pre-imbottigliamento. La versione '15 amplifica tutte le skills di cui è capace questo prodotto, perchè in annata di grazia: note cromatiche rosso rubino intense preludono una vivacità olfattiva gioiosa e coinvolgente, costituita da soavi note di ciliegia rossa e nera, ribess scuri e fragoline di bosco, solleticati e coadiuvati da un lieve sbuffo sapido, di impronta oceanica; gli effluvi irrompono compatti in una prima fase propulsiva, dispiegandosi vellutati, merlettati, ed incorniciati dall'irrompere, in seconda battuta, di stuoli di minuscoli lamponi di selva, note di muschio, e sussurrate erbe aromatiche officinali di campo; la bocca è decisamente lasciva: deborda un frutto multistrato, perchè di notevole profondità, in grado di foderare in un abbraccio corroborante, per tenore gustativo, l’intera arcata palatale, coinvolgendola in un sorso ampio e strutturato, senza rinunciare ad una fervida freschezza; il tutto, lastricato da un arabesco tannico di artigianale fattura; siamo al cospetto di una versione di Clos St. Denis estramemente classica, di bella purezza e piacevole concentrazione, in comprensibile piena dinamica di sviluppo e conseguente ricerca di un equilibrio del quale, già in questa fase, però, se ne intravedono gli albori; il tempo di affinamento che gli occorre per affilare le proprie peculiarità ne farà emergere l'indubbia stoffa, da autentico fuori categoria, che gli compete. Apogeo di consumazione: [2025-2030]

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