Questa rarità proviene da un parco vitato di soli 0.041 ha adibiti a pinot blanc; in Cote de Nuits ve ne sono tracce anche a Morey St Denis: in questo comune vi sono coltivazioni anche di chardonnay e pinot Beurot o un missaggio dei due vitigni e l'area comunale complessiva, destinata alla loro coltivazione, è di circa 3.54 ha, che danno luogo ad una produzione di più di un centinaio di ettolitri l'anno; questo vino rappresenta uno dei fiori all'occhiello del domaine Gouges; l'azienda ci riferisce che si trattò di una scoperta casuale, risalente agli anni '30, del fondatore Henri, nel corso di una sua perlustrazione del climat "Clos de Porretes", il quale rilevò la presenza di alcuni ceppi che presentavano una mutazione genetica di impianti da pinot noir, che, intorno al 1947, consentirono all'azienda di commercializzarne una piccola produzione; da qui l'uso locale di chiamare questo nettare "pinot Gouges"; il terroir di questo prodotto era costituito originariamente da suoli in cui si trovava un'antica cava di pietre, che poggiava su un terreno marnoso ad alta concentrazione calcarea. La versione '15 esalta il dna di base di questo prodotto, che, al naso diffonde compatto un frastagliato ventaglio di suggestioni di frutta esotica matura, in cui si scorgono cenni evidenti di pera williams fresca, di mela golden, pesca bianca ed una carezza alla vaniglia; ma è al palato che denota i tratti più esaltanti della sua personalità, sfoggiando generosi e carnosi richiami della medesima componente fruttata, in un contesto di complessità estrattiva appagante, bilanciato da una venatura sapida che discreta, in parallelo; finale che chiude con discrezione, senza ridondanze o vibrazioni estreme. Un'esperienza degustativa che nessun amante della Cote d'Or può negarsi.