

cru tra i qualitativamente più emblematici della Cote d'Or, amministrato in regime di monopole dal domaine Comte Armand, necessita davvero di pochissime presentazioni, stante la sua celeberrima fama, che lo pone, senza tema di smentita, nella top ten dei monopole di Côtes de Beaune; la vigna è sapientemente condotta da Paul Zinetti (successore, al timone della conduzione enologica, di Benjamin Leroux) in regime di agricoltura biodinamica certificata; il climat è esteso per 5.2 ha, si trova ubicato proprio tra i "Les Grands" ed i "Les Petits Epenots" ed è composto dal missaggio di circa l’80% di uve provenienti dai “Petits Epenots” e dal 20% di uve provenienti dai “Grands Epenots”, con viti di età compresa tra i 18 ed i 75 anni, con una densità che raggiunge i 12 mila ceppi per ettaro; si tratta di una parcella divisa in 4 settori, vinificati separatamente, distinti per parametri che si riferiscono all'anno di piantumazione, alla struttura dei suoli ed alla profondità a cui si trova la roccia madre (dai 20-30 cm nella parte superiore, sino ai 60-80cm nella parte inferore del clos); il dato geologico più importante riferibile a questo peculiare climat è la massiccia e generale presenza, nel suo suolo ,di uno strato calcareo risalente al periodo Calloviano (l'ultimo delle quattro età in cui è suddiviso il Giurassico medio, la seconda epoca dell'intero periodo: è compreso tra i 165 e 161 milioni di anni fa), costituito una roccia calcarea particolarmente dura e compatta, che contempla un nutrito amalgama di molluschi bivalve e ostriche di quella datazione. La vinificazione avviene con il 10 per cento di raspo e la maturazione avviene per 22 mesi in piece in cui viene utilizzata una percentuale di legno nuovo che non supera il 40 per cento. Il vino di Compte Armand rappresenta una sintesi perfetta, un connubio davvero paradigmatico, tra i concetti enoici di potenza e finezza. Millesimo '16 prodotto da una resa di circa 20 hl per ettaro, è stato vinificato a grappolo intero per il 10 per cento, ed elevato in piece per il 30 per cento di legno nuovo. Rosso rubino carico, intenso, impenetrabile; naso traboccante di ciliegia nera, prugna rossa e mirtillo scuro; palato generoso declinato sulla frutta scura, in particolare di ribes di sottobosco; è apparso ottimamente bilanciato, con una trama tannica sottile ed elegantissima, corroborata da una sapidità marina (ostrea) ed una freschezza esemplare, nonchè una grande tensione complessiva, dall'ingresso all'inabissamento palatale, senza soluzione di continuità; stupisce la cilindrata complessiva anche in questo millesimo, sempre di grande caratura ma amministrata con dovizia e tatto non comune. Ci è parso in una forma sorprendente, in grado di sfidare ad armi pari, se non superare, per potenziale, il glorioso 2015. Apogeo di consumazione [2023-2030].
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