De Montille Scheda prodotto
l'etimologia del nome del climat esprime il carattere particolarmente ripido del luogo dove si dissodava e lavorava la terra; infatti, l'appezzamento all'interno del quale spicca, per posizionamento esemplare, la parcella dei De Montille, è situato in prossimità del pendio che sale verso la collina, denominata "Montagne du Chagnot": qui, i vigneron, costretti a guardare molto in basso, a causa della pendenza, rischiavano di ferirsi i piedi con gli strumenti di lavoro, a causa della presenza di piccoli ciottoli di ghiaia tagliente. Il climat è esposto ad est, sud-est, su un pendio moderato, composto da un primo strato di argilla chiara, su cui poggiano le su citate celeberrime ghiaie acuminate. L'assai reputato vino che ivi viene prodotto, è il frutto di un ettaro e mezzo di vigneto, di età media di oltre settant'anni, d'appannaggio dei De Montille (coltivata in regime bio dal 1995, oggi certificata "Ecocert", ed in regime biodinamico dal 2005), il cui impianto si trova ubicato a circa 300 metri d'altitudine e poggia su terreni in cui prevale una marna calcarea, in parte di origine argoviana (piuttosto leggera e gessosa), ed in parte risalente al periodo oxfordiano (il primo stadio del periodo "Giurassico Superiore", quindi tra i 155 ed i 161 milioni di anni fa); siamo al cospetto di un prodotto davvero unico nel suo genere, ed assolutamente paradigmatico di una delle anime più espressive ed autentiche di Volnay, il quale, oltre un una vena tipicamente austera in fase giovanile, possiede un'intensità ed una complessità aromatica davvero di rara vivacità e dinamicità, valorizzate da una vinificazione quasi interamente effettuata con i raspi; il tessuto tannico, che imprime un tratteggio esemplare alla degustazioni di questo prodotto, si palesa come delicatissimo, frutto di un'estrazione eseguita con perizia esemplare. E' indubbiamente riconosciuto come uno dei "vini bandiera" del domaine. Nella versione ’14 si scorge, innanzitutto, grande intensità e brillanteza visiva, nonchè uno spettro olfattivo esibito con la sontuosità, solo apparentemente sommessa, dei grandi vini, ed incorniciato da un perimetro di freschezza avvolgente, che esalta la componente tannica nel senso dell'amplificazione ed esaltazione della sua meticolosa ed infinitesimale texture, sulla quale troneggia una cospicua scorta di frutta dalla matrice scura; a corredo di tanti e tali spunti, uno stimolante abbraccio di fini spezie orientali, di variegata origine; vino che profetizziamo di notevole longevità e godibilità, garantite sia dal suo pregiatissimo dna, che dall'ausilio di una splendido millesimo e, che ha coinvolto anche queste latitudini della Cote d'Or
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