terroir che esprime il dna di queste zone con grande dovizia di aderenza. Ci troviamo nel settore a nord della denominazione, quello dotato dei terreni tra i più nobili: qui le viti dimorano su un contesto di piccole ghiaie poste su una spessa lastra di calcare argoviano, e sono poste a 220 metri; l'esposizione è a sud est, a cornice della strada che da Chassagne conduce a Santenay, allevate a Cordon de Royat. La vinificazione è svolta in barrique al 50 per cento nuove. Annata 2020 rubino violacea. Naso dai cenni fumè, di grafite, che aprono la strada ad effluvi di lampone scuro, ciliegia scura e nocciole tostate. Bocca innervata da una bell'alveo di sapidità e freschezza, che incalzano un corredo tannico di discreta struttura e bella raffinatezza polposa, fitta di amarene e cassis. C'è polpa e fragranza di frutto ed un bel finale di discreta lunghezza. Il terroir è di prim'ordine ed il millesimo lo ha incoronato con tanta fresca saporosità. Prodotto cui non rinunciamo mai della palette aziendale. Apogeo di apertura [2024-2032]