BORGOGNA 2017: TUTTE LE NOVITA' PER LE STRENNE NATALIZIE

Nemmeno il tempo di rifiatare, dopo dieci intense e proficue giornate trascorse, con l'equipe, in Cote d'Or, ed è già tempo di timbrare l'annuale appuntamento con le nostre novità del periodo natalizio; d'abord, consentiteci un cenno di natura informativa, relativamente agli esiti della nostra ultima missione, in terra di Borgogna: da un lato, abbiamo gettato le basi per nuove stimolanti collaborazioni, che si materializzeranno nel 2018, che amplificheranno le vostre opzioni di scelta e, di conseguenza, almeno ce lo auguriamo, la vostra soddisfazione, dall'altro, i numerosi e reiterati test (in sede di elevage o già di mise en bouteille), svolti presso un campione estremamente rappresentativo di domaine, ci confermano sensazioni sempre più nitide circa l'abbrivio che pare aver intrapreso il futuro millesimo 2016, che definiamo, solamente nella sua "profilazione embrionale", davvero entusiasmante (valutazioni empiricamente ancor più a fuoco le esprimeremo, come doveroso, solo dopo la commercializzazione dell'annata, con una rubrica ad hoc); ci spingiamo oltre, assumendoci le responsabilità del caso: ne immaginiamo, a causa dell'articolazione qualitativa complessiva (a tutte le latitudini) del suo dna, considerando un simbolico lasso temporale, costituito dall'ultimo settennio, un serissimo candidato al secondo gradino del podio, in scia solo alla maestosa '10...ed in attesa di una '17 (qualche precocissimo test da piece non ce lo siamo fatti mancare, ovviamente), che, lassù, molti domaine ci hanno presentato come un'annata che si appresta a donare loro piena soddisfazione, sia grazie alla splendida dinamica climatica manifestata lungo tutto l'iter vegetativo (che, per il momento, ha relegato all'oblio, allontanandone lo spettro e la memoria, i tempi della chaptalization), ma anche, e finalmente, aggiungiamo, per i quantitativi espressi dal millesimo, che, spesso, hanno raggiunto i livelli attesi, come non accadeva da tempo. 

 
Ma veniamo al nocciolo della nostra proposta natalizia di quest'anno.
 
 
Ndr: allo scopo di consentire l’accesso immediato ai relativi contenuti, sia tutte le diciture in grassetto che i nomi di ciascun prodotto sono cliccabili; a riepilogo della nuova proposta, nella cintura di scorrimento, presente in homepage, sfilano tutte le nostre novità.
 
 
 
LE NOVITA'
 
Il ruolo di apripista di questa passerella spetta al Domaine De Lambrays e, naturalmente, al suo "Clos de Lambrays grand cru '15", prodotto che non dovrebbe mai mancare nella palette di vini di un vero appassionato di Cote d'Or, considerata la paradigmaticità della sua imprescindibile impronta territoriale, nonchè per la sua ammirevole costanza qualitativa, confermata da una 15' che si staglia nell'empireo delle migliori versioni prodotte; proseguiamo, poi, con un suo dirimpettaio territoriale, che ricopre un posto speciale nel nostro cuore di appassionati, il Domaine Chantal Remy, dal quale abbiamo attinto le ultime rimanenze dei gioielli di famiglia, il "Clos de La Roche grand cru" ed il "Latricieres Chambertin grand cru", nelle liriche espressioni conferite loro dal celebratissimo millesimo 2010; autentici preziosi, la cui reperibilità, sul mercato mondiale, non verrà più alimentata dalle disponibilità del domaine (giacimenti terminati); a necessario corredo, vi sottoponiamo i medesimi vini, assieme all'immancabile (prossimo alla promozione a 1er cru?) "Morey St Denis Clos De Rosiers '15" e lo "Chambertin Grand cru '15". Permaniamo ad alta quota: la proposta prosegue, anche quest'anno, con i due vini di punta di Chateau de la Tour, la versione "classique" e l'ambitissimo "vieilles vignes" del "Clos de Vougeot grand cru" ovviamente, targati 2015; sempre all'insegna di elevati standard qualitativi, celebriamo l'arrivo suoi nostri scaffali virtuali del Domaine Drouhin Laroze, dal quale abbiamo colto (...ce n'è sempre cosi poco a disposizione) qualche raro esemplare, anche quest'anno, di un "Musigny grand cru '15" in forma strepitosa, al quale si aggiungono uno "Chambertin Clos de Beze '15" ed un "Bonnes Mares grand cru '15" altamente raccomandabili, anche per il ragguardevole rapporto q/p che li contraddistingue. Terminiamo con ulteriori strenne, in chiusura: da sempre nella top ten dei più grandi domaine di Cote d'Or, conclude adeguatamente la nostra carrellata la palette monstre, costituita dagli undici vini in proposta del Domaine De Montille: alla delicata concezione degli chardonnay, griffati dalle altre due maison di pertinenza dell'azienda, aggiungiamo una configurazione di pinot noir '14 di cui, personalmente, abbiamo fatto selvaggia scorta: "Taillepieds" (stupefacente, anche al di sopra dei suoi standard abituali), "Sizies" (Beaune in versione extra lusso), "Les Pezerolles" (consueto passo da totem della denominazione), "Rugiens Bas" (dotato di toni e semitoni sfaccettatissimi), "Les Malconsorts" (autentico riferimento qualitativo dell'intera configurazione, quest'anno ) e, per finire, la richiestissima, ed alle soglie dell'irreperibilità, "Les Malconsorts  - cuvee Christiane -" (il cui meraviglioso testing, ci estorce, serenamente, almeno 95 punti in questa fase di primigenia espressività).
 
 
 
 
Un augurio di ottime feste a tutti i nostri clienti ed utenti-fruitori del portale, che, numerosi (per questo vi ringraziamo calorosamente), non ci fanno mai mancare il loro sostegno e la loro fiducia. 
 
 
 
 
Lo staff di BMA 
 
 
 
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