si tratta di un climat (etimologicamente significa: "riserva di caccia perimetrata da un recinto") di 9.87 ha complessivi, posto a nord della aoc, puntando in direzione St. Aubin, ed ubicato alle pendici più alte di Puligny, a circa 360 mt, e poggia su terreni ricchi di scheletro (sassosi e poveri); si tratta di una parcella storicamente tra le più reputate della denominazione, perchè dà luogo a vini agrumati, di estrema raffinatezza e soprattutto armonia, che si riverbera, in particolare, a livello di gustativa, corroborata sempre da bella freschezza e che eccelle per grande classe nella volumetria complessiva del sorso, di grande personalità. I Sauzet ne possiedono un piccolo lotto, che coltivano in regime bio e biodinamico. Versione '18 vinificata con legno nuovo al 10 per cento; paglierina che vira lievemente su toni più accessi dello spettro cromatico; in olfazione è deliziosamente orientato a note di caprifoglio, mentuccia, poi fruttato, con note di melone fresco e pesca bianca come note di testa ed, a chiudere, una sapidità da pietra di fiume; al palato non rinuncia ad una materia generosa, setosa e venata di una nota alla nocciola, che chiude il sorso. Un esperienza nordista sempre apprezzabile in annate generose come la '18.  Apogeo di consumazione: [2023-2028]