Domaine Etienne Sauzet. I vini di Etienne Sauzet. L'azienda, che si trova a Puligny Montrachet, è stata fondata nel lontano 1903 da Etienne; nel 1950 le proprietà del domaine crebbero fino a 12 ha e cominciarono ad annoverare parcelle tra i climats più prestigiosi di Puligny Montrachet, compresi piccoli appezzamenti nei grand crus di Montrachet (3-4 futs prodotte al massimo in un'annata), Batard-Montrachet e Bienvenue Batard Montrachet. In questo periodo l'azienda comincia ad imbottigliare in proprio il 100 per cento della produzione, sebbene, il titolare continuò a preferire la vendita della maggior parte della propria produzione ai negotians locali. Dopo la sua morte, nel 1975, sua nipote Jeanine e suo marito Gerard Boudot, subentrarono nella gestione del domaine e decisero, da quel momento, di vendere la totalità della loro produzione sotto l'etichetta dell'azienda, con il già rinomato e celebre brand "Sauzet". Nel 1991 l'azienda subì una scissione, a seguito dell'apertura di una successione ereditaria interna, ed alla coppia furono attribuiti 9 ha; per compensare questa decurtazione produttiva, essi acquistano attualmente una percentuale, che si attesta su poco meno del 30 per cento, di uve da conferitori di estrema fiducia e capacità. Nel 2000 la figlia di Gerard, Emilie e suo marito Benoit Riffault (che possiede e gestisce anche un domaine a Sancerre), nel 2002. Ad oggi il domaine vinifica interamente uve proprie, producendo 12 vini, da un parco vitato di età media compresa tra i 50 ed i 60 anni e dispone di 15 ha totali.

Conduzione agronomica: con l'obiettivo di assicurare il massimo rispetto ed aderenza a restituire la vera essenza di ciascun climat a disposizione, il domaine aderisce con determinazione ai dettami del bio, rispetto al quale ha maturato la certificazione Ecocert nel 2013. La raccolta delle uve viene effettuata manualmente, entro massimo dieci giorni e, ogni singolo acino passa al setaccio si un severo tavolo di cernita, prima di essere sofficemente pressate per un paio d'ore.

Stile di vinificazione: la fermentazione alcolica viene attivato mediante l'esclusivo utilizzo di lieviti indigeni, non viene applicato alcun battonage ed il vino giace in piccole botti di Allier: le appellazioni regionali ed i village vi stazionano per 11 mesi, 12 mesi i 1er cru ed i grand cru; la percentuale di legno piccolo nuovo utilizzato è del 15 % per i village e le appellazioni regionali, ed il 25 % per i 1er cru ed i grand cru. Collage e filtrazione, se vengono effettuati, e ciò dipende unicamente dalle caratteristiche del millesimo, sono attivati in modo molto leggero. I mg di solfiti aggiunti pre imbottigliamento sono davvero minimali: dal millesimo 2019 sono stati ulteriormente ridotti, e ciò ha apportato ulteriore beneficio al piacere sensoriale in sede gustativa.

Le bottiglie prodotte sono 80 mila.

Certificazioni

  • Biodinamico
  • Biologico

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