Domaine Amiot Servelle. Amiot Servelle e i suoi vini. La sede dell'azienda si trova in una delle numerose e sottilissime viuzze, che si incrociano in un dedalo di scorci, che compongono il minuscolo borgo di Chambolle Musigny. Il domaine ha origini nel 1920, quando il nonno di Christian Amiot, Clément Tachot, lo fondò; Christian iniziò a lavorare al domaine nel 1980, quando ancora si chiamava Domaine Servelle-Tachot, ed affiancò il padre Jean Servelle; quando questi scomparve, nel 1989, Christian assunse le redini dell'azienda che, oggi, vantaettari di proprietà e produce circa 43 mila bottiglie. Dal 2011, la figlia enologa degli attuali proprietari, Prune, contribuisce alla crescita qualitativa dell'azienda, dopo aver lavorato due anni nella Côte-Rotie, e dopo essere stata incaricata, nel triennio 2008-2010, di dirigere, in solitaria, la vinificazione di tutti i prodotti della Maison Jaffelin di Beaune. Sin dalle origini, questo domaine ha sempre operato, in vigna, attraverso le pratiche del bio, tanto che, ad oggi, è l'unico della denominazione ad aver ottenuto la relativa certificazione: in particolare, i primi step per ottenerla sono stati mossi nel 2005 e, nel 2008, essa è stata conseguita formalmente dai Servelle. Christian ed Elisabeth Amiot, due persone squisite e molto semplici, dirigono la propria piccola azienda con molta accuratezza e sobrietà; lo stesso stile che si rinviene nei loro vini, assolutamente discreti ed estremamente fedeli nella riproduzione delle peculiarità dei climats di propria pertinenza; possiedono climats, classificati 1er cru, tra i più suggestivi dell'area comunale: Les Feusselottes che, per etimologia, identifica una buca, un avvallamento depressionario che lo pone più in basso rispetto ai vigneti circostanti, ed è caratterizzato da terreni profondi; per dna non porta in dote una struttura elevata, è declinato sul frutto ed è piuttosto precoce nell'aprirsi, caratteristica che lo rende, quindi, molto apprezzabile anche in gioventù; si trova nella parte sud del comune, Les Charmes è il più meridionale degli chambolle come stile: quindi più dotato di profilo minerale e con maggior struttura rispetto al Les Feusselottes, Les Plantes, Derrière la Grange è il secondo più piccolo premier cru del comune, situato sulla sinistra appena si entra nel paese, dal lato di Morey-Saint-Denis; solamente Les Groseilles gli è più piccolo; degli 0.72 ettari totali del climat, il domaine ne possiede 0.36; lo stile del climat è molto simile al profilo di quello di "Bonnes Mares"; il terreno qui è molto sassoso, mixato a marne a prevalenza argillosa; è dotato di maggior struttura rispetto a tutti gli altri premier cru del comune e possiede meno nuances minerali rispetto a "Les Charmes" e "Les Amoureuses" e Les Amoureuses di cui il domaine vanta 0.45 ha, circa l'8% del totale del climat e nella cui parte più datata della propria parcella di pertinenza le viti arrivano a 45 anni di età media, circostanza molto singolare, considerato che qui i terreni sono poco profondi e ciò rende più fragili le viti e meno adatte ad invecchiare molto; questi gioielli affiancano anche la produzione di "bourgogne base", vinificato sia in bianco che in rosso, ricavato dai lieux-dits di "Au Pelson", "Plan de Gilbert", "Es Rues" and "Les Graviers", nonchè vini "village" dei comuni di Morey-Saint-Denis (dal 2010, dai lieux-dits di "Clos Solon" e una piccola parcella in "Les Brâs", che si trova in prossimità della route nationale, posizione che dà luogo a vini di peculiare delicatezza), nonchè dal comune di Chambolle-Musigny, dal lieu dit di "Les Bas Doix", che si trova appena sotto il premier cru "Les Amoureuses" e il lieu dit "Les Hauts Doix", e che dà luogo a un vino particolarmente morbido e di spiccata minerali; infine, dal 2012, è disponibile anche una cuveè dedicata a Prune Amiot (poco più di una barrique).

Condotta agronomica: il domaine pratica il bio dal 2003 e, dal 2008, ha conseguito la preziosa perchè più restrittiva e difficile da conseguire, certificazione AB, utilizzando in vigna solo prodotti naturali, bandendo assolutamente l'utilizzo di prodotti chimici di sintesi e favorendo il metodo della confusione sessuale per gli insetti più nefasti per la vite; i suoli vengo arieggiati in inverno per favorire la fauna microbica e i terreni vengono coadiuvati dall'utilizzo del compost; lo stile biodinamico viene perseguito di fatto, ma senza alcun vincolo eccessivo ed in assoluta aderenza alla tipicità del millesimo. 

Stile di vinificazione: prevede una prima fermentazione a freddo degli acini interi per 4-5 giorni, a 10-12 gradi, per estrarre le migliori potenzialità aromatiche in sede fermentativa, la quale è avviata attraverso l'utilizzo di lieviti indigeni, senza alcuna aggiunta di lieviti selezionati o di enzimi; la macerazione avviene in tini aperti per una quindicina di giorni, sempre, quando la maturazione del raspo risulta perfetta, con l’aggiunta di una percentuale dello stesso, che può variare di un minimo del 10 per cento, ad un massimo del 30 per cento; pigeage e remontage sono praticati quotidianamente dopo attente degustazione dell'intera famiglia; l'elevage si protrae per 16-18 mesi a seconda del millesimo; la percentuale di legno nuovo utilizzata per l'affinamento varia a seconda del climat: il 15% per le appellazioni regionali, il 15-20 % per i village, il sino al 30-40% per i 1er cru, fino a raggiungere il 50% per "Derrière la Grange" e "Les Amoureuses". Non viene praticata alcuna chiarifica e spesso alcuna filtrazione se non leggerissima, se il millesimo lo caldeggia; l'aggiunta di solfiti prima della mise in bouteille è ridotta al minimo.



PER ACCEDERE ALLA VISIBILITA' DEI VINI DI QUESTO DOMAINE E' NECESSARIA LA REGISTRAZIONE COMPLETA AL PORTALE

Certificazioni

  • Biologico

Filtra la ricerca dei vini del domaine per:

Denominazioni
Millesimi
Vitigno

ISCRIVITI PER ACCEDERE AL CATALOGO COMPLETO

Registrati per accedere