BORGOGNA. MILLESIMO 2015: ANNATA STRAORDINARIA. TUTTE LE NOVITA’

L'annata 2015 in Borgogna. Siamo lieti di annunciare la prima tranche d’importazione di un millesimo sul quale aleggiano moltissime attese. Ben riposte, aggiungiamo noi. Annata di cui si è preannunciato un gran bene già nel corso del suo evolversi, e che ha palesato, prima in botte, e, successivamente, dai numerosi test da bottiglia, di potersi legittimamente accomodare al tavolo delle cinque migliori annate riscontrate in questo terzo millennio (senza alcuna necessità di entrare nel merito della dinamica di questa graduatoria). Lasciarsi sfuggire i gioielli di questa annata, significa non aver colto il senso dell’eccezionalità (chi desidera rinfrescarsi la memoria, può ripercorrerne la dinamica, mese per mese, leggendo la nostra disamina (virgolettato cliccabile) “Cote d’Or. Millesimo 2015. Cronaca dell’annata” e/o abbeverarsi alle pregevoli ed autorevoli “note di Jacky Rigaux”). 

Ma entriamo subito nel merito della nostra proposta, che, considerata la prossimità con l’estate, è sbilanciata lievemente sul versante chardonnay. Abbiamo deciso di non anticiparvi del tutto il suo contenuto, quindi entrando nel merito della tipologia dei vini che abbiamo scelto per voi, come avveniva negli anni precedenti; infatti, in questo editoriale ci limiteremo a darvi conto dei soli nominativi dei domaine oggetto di questa prima proposta annuale; per entrare nel cuore dell’offerta, siete invitati a cliccare il nominativi delle aziende, in grassetto:

ci giochiamo subito il pezzo da 90. A gran richiesta, su scala mondiale (richieste costanti da “la qualunque”), seppur in unità che preannunciamo risicatissime (a causa di un’annata non quantitivamente generosa anche per questa azienda e di una quota di assegnazione per il mercato italiano piuttosto magra), attracca sui nostri scaffali, anche quest’anno, quel fuoriclasse di Jean Yves Bizot; precisiamo, da subito, che proporremo i pochi suoi gioielli disponibili non in un’unica soluzione, ma, diluendo il piacere della loro scoperta anche nel corso dei mesi successivi (ergo, teneteci d’occhio con particolare frequenza); immancabile, poi, la presenza di quel mostro di costanza qualitativa, nonché dotato di prezzi davvero confortevoli, che corrisponde al domaine Rapet, da cui abbiamo spremuto quello che ci è parso il suo meglio, in questa circostanza; seguita Jean Chartron, del cui savoire faire in vigna ed in cave continuiamo a restare sedotti: abbiamo carpito il meglio della sua produzione su Puligny e Chassagne; non ci siamo fatti mancare E. Giboulot, a beneficio del cospicuo numero dei suoi fan; poi, non ci siamo fatti mancare il gran manico di JP Cornut, gerente di Chateau de la Maltroye, del cui trittico di vini scelti, siamo rimasti davvero folgorati; immancabile l’appuntamento con Benjamin Leroux, il talento di casa Comte Armand, ora magnifico interprete del suo destino con una palette di prodotti sempre più convincente; proseguiamo con le meraviglie di Patrick Essa, patron del domaine Buisson Charles; i vini del “professore” sono un esempio di rigore, rispetto ed amore per la propria terra: Meursault, “nelle sue mani”, ci conduce in un viaggio sensoriale fantastico anche quest’anno; proseguiamo con un nostro classico, il domaine Chandon De Briailles, di cui abbiamo spiluccato prodotti top, uno dei quali, da 95/100 acclarati. Infine, appositamente in limine, allo scopo di continuare il viaggio che abbiamo deciso di intraprendere su questa meravigliosa terra di Cote d’Or, vi sottoponiamo due novità a catalogo: il domaine V. et S. Morey (che ci consente di aprire finalmente una finestra di eccellenze vere anche su Santenay) ed il giovane talento, sul quale, in assoluta esclusiva italiana, abbiamo deciso di investire il nostro tempo e denaro, il giovane Thibaut Clerget, erede dell’omonimo domaine Y. Clerget di Pommard, che vanta una storia viticola di 800 anni; siamo fieri di importarlo in monopole, considerato il calibro qualitativo che questo giovane è stato in grado di sottoporci nel corso della sessione di assaggi condotta sulla splendida materia ’15, che coincide con la sua prima vendemmia in solitaria nella conduzione dell’azienda; una chicca sulla quale vi invitiamo caldamente ad indirizzare il vostro focus.

 

Buoni acquisti e l’auspicio di un’ottima estate a tutti voi.

 

 

Lo staff di Borgogna Mon Amour

 

 

 

 

seguiteci anche su Instagram