TUTTE LE NOVITA’ AUTUNNALI DALLA COTE D’OR. VOSNE E CHAMBOLLE SUGLI SCUDI

I MIGLIORI VINI DI BORGOGNA

Per chi, come noi di BMA, attende l’equinozio d’autunno come un momento di svolta, il graduale e fisiologico decadimento della bella stagione non è, per nulla, preludio di melanconia; anzi, il pensiero di rientrare progressivamente nell’alveo delle beneamate “temperature cantina”, fa rifiorire prepotentemente il desiderio di tannino e l’esigenza di nuovi stimoli eno-sensoriali, invogliando ad impugnare, con maggiore determinazione, i calici. Benvenuto autunno, insomma.

Quest’anno abbiamo deciso di manifestarci proprio al debutto della nuova stagione, con una carrellata di nuove proposte che vuole costituire un seducente viatico autunnale, foriero di una futura campagna natalizia che, vi preannunciamo, da ora, in grande spolvero.

Anche in questa occasione non abbiamo saputo rinunciare all’idea di rimpinguare il numero e la qualità delle frecce al nostro arco, aumentando il numero dei giri della nostra offerta; ciò è avvenuto, rinvigorendola, in particolare, sulle aree sensibili di Vosne-Romanée e Chambolle Musigny; e ciò attraverso una new entry, su tutte.

 

Ndr: allo scopo di consentire l’accesso immediato ai relativi contenuti, tutte le diciture in grassetto, nonché tutti i vini virgolettati, sono cliccabili; infine, nella cintura di scorrimento, presente in homepage, sfilano tutte le nostre novità.

 

 

LA NOVITA'

Non è stato agevole interagire con il frastagliato e dinamicissimo mondo dell’ultra-affermata, nonché imprenditrice tutto fare, al secolo, Anne Gros: un nome, un carattere, un grande talento ed estro da vendere. L’omonimo domaine ANNE GROS sito in Vosne-Romanée, rappresenta probabilmente il “quarto nobile” dell’ampia dinastia dei Gros; parco vitato di assoluto pregio (con derive in Languedoc) e palette di vini che, almeno quest’anno, splittiamo in 4 prodotti, che desideriamo sottoporre alla vostra attenzione (“Hautes Cotes de Nuits Cuvée Marine”, “Echezeaux grand cru Les Loachausses”, “Clos Vougeot Le Grand Maupertui grand cru” e “Richebourg grand cru”); tutti in versione 2014.

Smaltito il fuoco d’artificio d’apertura, come di consueto, fa seguito, in dettaglio, la carrellata del resto dei

 

NUOVI ARRIVI

La panoramica comincia con il domaine Benjamin Leroux, dalla cui cinquina di vini in proposta si stacca inevitabilmente dal gruppo, per blasone del climat e per il grande savoir faire di chi lo ha prodotto, il magnifico “Clos Saint Denis Grand cru ‘14”; è poi il momento dell’ingresso dell’immancabile domaine Amiot Servelle, del quale abbiamo aggiunto, oltre ai consueti prodotti, lo “Chambolle Musigny 1er cru Derrière la Grange ‘14” e lo “Charmes Chambertin Grand Cru ‘14”, entrambi in grande forma; poi è la volta di Louis Boillot, il cui sapere enologico e la monumentale esperienza, trasudano nelle sue opere: tre le proposte che vi sottoponiamo, tra cui il debuttante “Gevrey Chambertin Les Evocelles ‘14”, godibilissimo; a gran richiesta, timbra il cartellino il domaine Bruno Clavelier con ben 7 stelle in vetrina: Vosne, Chambolle e Aloxe Corton le denominazioni coinvolte; poi è la volta di uno dei nostri pallini, il delizioso domaine De Croix (David è gerente anche presso il negotiant Camille Giroud), di cui evidenziamo, in particolare, due nuovi ingressi, di grandissimo spessore: il “Corton Les Grèves grand cru ‘14” ed il piuttosto raro “Corton grand cru La Vigne au Saint ‘14”; la denominazione di Corton, che ci affascina molto, si arricchisce, pertanto, di due ulteriori preziosi; fa seguito, poi, il celeberrimo domaine Jean Grivot: spicca un astro, il “Clos de Vougeot grand cru ‘13” (abbiamo l’onore di importarlo per la prima volta, seppur in pochi esemplari) e, una stella minore solo sulla carta (ci è piaciuto moltissimo), il “Nuits St Georges 1er cru Aux Boudots ‘13”; la rassegna prosegue con un interprete di Chambolle che ci affascina sempre, per l’eleganza estrema delle sue creature, il domaine Francois Bertheau di Chambolle Musigny: quest’anno, entrano in scena due prodotti che ci hanno letteralmente folgorati, lo “Chambolle Musigny 1er cru Les Amoureuses ‘14” ed il “Bonnes Mares Grand cru ‘14”; chi riuscirà ad aggiudicarsi i pochi esemplari in proposta, avrà davvero la possibilità di scolpire, dentro di sé, il senso profondo del dna di questi due magnifici climats; interpretazioni sontuose, garantito. Fa seguito, causa azzeramento (era lecito attenderselo, considerata la qualità del prodotto), il ripristino delle quantità dei celeberrimi Echezeaux di casa Naudin Ferrand, sia in versione ’12 che ’14; chiudiamo con gli chardonnay (e non solo) di Michel Bardet, del domaine Albert Grivault, del quale abbiamo fatto incetta, tra le altre, ancora una volta, delle sue perle più lucenti: il “Meursault 1er Cru Clos des Perrières ‘14” ed il “Meursault 1er Cru Perrières ‘13”.  

Buoni acquisti.

 

 

Lo staff di Borgogna Mon Amour

 

 

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