i celeberrimi Combottes, che, etimologicamente, evocano "piccole antiche pianure", si estendono per circa 6.75 ha: confinano, su Puligny, sia con gli "Champ Canet" che con i "Les Referts" e, nel lato adiacente a Meursault, con il lotto degli "Charmes" del domaine Comtes Lafon; e si trovano ubicati a circa 250 mt, orientati ad est-sud-est; presentano terreni dalla eccezionale storia e tra i più antichi della aoc: nella parte superiore dominano i calcari provenienti da antiche ostriche a forma di virgolettata, mentre lo strato superiore è caratterizzato dalla presenza di nobile calcare di origine sia bathoniana che calloviana. Produce notoriamente vini piuttosto volumetrici, dal sorso ampio, opulento, tra i top assoluti della denominazione. Versione '19 superba, lo diciamo subito. Veste paglierina scintillante; naso che occorre di tempo per svelarsi, ma quando dipana il groviglio ricco che lo avvince, elargisce cote di fiori estivi a petalo giallo e splendidi vortici fruttati fitti di nuances di pere mature, note cera d'api, spezie sottili e tanta frutta esotica; al palato svela una trama ampia, volumetrica, fresca, compatta, di estrema classe e compostezza complessiva; da autentico capolavoro che si farà; è carnoso, ricco e pregno di polpa d'agrumi, lime, nocciole fresche. Qui c'è tanto materiale per ottenere un grandissimo esemplare, testimone ideale della grandezza di questa '19. Prodotto immancabile nelle cave degli estimatori dei Puligny d'alto rango. Si parte da 95 punti base. Apogeo di consumazione [2024-2032].