siamo al cospetto di un prodotto di elevata caratura qualitativa, rappresentante del climat "1er cru" valutato di più sopraffina eleganza all'interno della denominazione; la parcella, che si estende per 2.19 ha, costituisce il naturale prolungamento dei limitrofi “Gesmeaux”, che danno origine all'appellazione “Chapelle Chambertin”; questo appezzamento, in origine, produceva canapa, altrimenti nota come “Chenevrière”, e “Cheerbaude” deriva dal nome dei mazzi di canapa che venivano raccolti qui. si tratta di una parcella dal suolo piuttosto lineare, senza la presenza di avvallamenti, il cui suolo è costituito, in prevalenza, da una marna argillo-calcarea, amalgamata ad una buona quota di limo; è posto su un terreno che poggia su una roccia fratturata da placche vulcaniche, che costringe le sue radici a scavare in profondità nel terreno ben drenato; pochi domaine possono vantarne una quota di pertinenza (Boillot, Fourrier...). Dà generalmente luogo a vini che echeggiano, molto da vicino, la grazia, la delicatezza e la levità di Chambolle, senza rinunciare ad una notevole capacità di invecchiamento potenziale. Vinificato, come di consueto, per il 60 per cento "vendanges entières". Versione '19 rubina brillate con nuances fiammeggianti; naso complesso, giocato su aromi floreali a petalo rosso ed erbe aromatiche, avvinghiati indissolubilmente ad un frutto sostanzioso, e dai decisi toni minerali; palato morbido, di bella struttura ed estrema grazia nel riportare il focus su toni sapidi e fruttati al ribes. Conferma la sua fama di uno “chambolle di levatura in trasferta a Gevrey Chambertin”. Apogeo di consumazione [2024-2030]