Domaine Albert Morot. Albert Morot e i suoi vini. Il domaine, la cui sede attuale è lo Chateau de la Creusotte a Beaune, possiede 7.91 ha, dislocati sui migliori premier cru di Beaune, che costituiscono il 97 per cento delle sue proprietà: Les Aigrots (rouge e blanc), Les Bressandes, Les Cent Vignes, Les Greves, Les Marconnets, Les Teurons e Les Touissants, oltre ad una quota sul 1er cru La Batailliere, a Savigny Les Beaune. Il fondatore del domaine, Albert Morot, inaugurò la dinastia di vigneron che si sarebbero succeduti, nel 1820, aprendo una maison de negoce; il periodo storico non era dei più felici al tempo: infatti, proliferava il fenomeno devastante della fillossera e, ciò nonostante, egli decise di acquistare alcuni lotti di terreno, con annessi vigneti, in Cote de Beaune; successivamente, nel 1898, edificò anche l'attuale immobile che ospita il domaine, con annessa ampia cantina: il celeberrimo Château de la Creusotte, dall'aspetto decisamente gotico. L'arrivo al timone del domaine di Françoise Choppin coincide con il primo membro della famiglia che si è interamente dedicato all'attività del domaine, facendolo crescere in qualità e provvedendo, in proprio, al'imbottigliamento delle proprie cuvée; Il negoce termina nel 1984 e, dal 2000, Geoffroy Choppin, ingegnere agrario, ereditando dalla zia Francoise i locali, porta avanti, nell’estremo rispetto della tradizione, il buon nome del domaine; Geoffroy, diplomatosi brillantemente agronomo presso l'Université de Montpellier, decise di rientrare a Beaune e portare in dote le proprie conoscenze tecniche acquisite, assecondando, in parte, le tecniche storiche del domaine, ed apportando alcune importanti migliorie: egli, infatti, volle immediatamente aderire al credo biologico in vigna a partire dal 2009, certificato poi nel 2015. Il domaine, la cui cave è dislocata su più livelli sotterranei risalenti addirittura al 1890, in cui si rinvengono stock di vini aziendali risalenti al 1926, dispone di un parco vitato di età media intorno ai 50 anni e le rese praticate risultano piuttosto basse, tra i 25 e i 35 hl/ha, precedute da un'oculata operazione di potatura verde nel mese di luglio; verso il termine dell'estate, poi, il suo team dirada il fogliame in eccesso nelle parcelle esposte a nord (come negli Aigrots), allo scopo di aumentare l'aerazione tra i grappoli e favorire la completa maturazione delle uve, che vengono tutte raccolte a mano, riposte in piccole cassette e cosi portate in cantina; prima delle operazioni di vinificazione, le uve vengono sottoposte ad accurata cernita prima in vigna e poi, una seconda volta, in cantina; successivamente vengono totalmente diraspate, pre-fermentate a freddo sino a sei giorni, e inserite non più, come in passato, in tini di rovere per la fermentazione, ma in vasche d'acciaio, allo scopo di preservare aromi, freschezza e purezza dell'espressività del vitigno; le uve sono poi sottoposte a procedimento pre-fermentativo a freddo, e fermentativo poi, rigorosamente a temperatura controllata (intorno ai 32 gradi), le macerazioni, rispetto alle passate gestioni, sono state prolungate sino a tre settimane e vengono attivate solo mediante lieviti autoctoni; i mosti vengono, poi, sottoposti a follature delicate e manuali per estrarre il meglio degli antociani, e, solo verso la fine della macerazione, sottoposte a frequenti rimontaggi; tutto questo attento lavoro, quindi, rispetto al passato, determina estrazioni tanniche più calibrate e misurate; infine, l'affinamento dei vini avviene in barrique nuove, in una percentuale di circa il trenta per cento, per un massimo di 16 mesi; l'addizione di solforosa è ridotta al minimo in sede di imbottigliamento: infatti, Geoffroy effettua i travasi solo quando i vini sono realmente pronti all'imbottigliamento, cosi sfruttando l'effetto antiossidante dell'anidride carbonica sino all'ultimo; essi, infine, non vengono generalmente sottoposti a filtrazione; i vini del domaine si caratterizzano per la loro misura, nonchè fedele aderenza al vitigno per come intrinsecamente riesce ad esprimersi realmente nei diversi terroirs di Beaune, a disposizione del domaine; si palesano di aromaticità estremamente raffinata e generalmente molto succosi e fruttati.

 

Immagine delle parcelle del domaine, tratte dal portale aziendale citato. Vietata la riproduzone.

 

Certificazioni

  • Biologico

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