village che definiamo "esemplare e didattico", perché sempre in grado di restituire nel calice tutti gli spunti di un approccio si generale ma anche estremamente esaustivo della denominazione: un lavoro in vigna ineccepibile e nessuna sovrastruttura enologica (moderatissima la percentuale d'uso del legno piccolo in elevage), caratterizzano il lavoro dei Pernot come portatori di un'assetto tradizionale solido, noto nel mondo per l'estrema pulizia e purezza espressiva dei propri vini. Annata 2020 imbottigliata con tappi di sughero naturale (anche migliore del diam, utilizzato nel 2019) paglierina lucente; naso declinato sulla percezione di fiori di frutteto, in particolare d'agrumi, acacia, dupracee, pera fresca, oli essenziali d'arancio, attraversati da una sottile mineralità oceanica; bocca carnosa e generosa, di bella freschezza; una sensazione armonica attraversa un corrente agrumata, levigata da bagliori sapidi intermittenti. Consueta sicurezza. Da godere anche giovane. 92 punti di partenza. Apogeo di apertura [2023-2030]