Nuits St Georges 1er cru Mont des Oiseaux 2020

  • De L'Arlot
  • 2020
  • Premier cru
  • Vinificazione : Vendages entières Vendages entières
  • Vitigno : Pinot noir Pinot noir
95,00 €

Iva inclusa

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"le Mont des Oiseaux" è il nome del piccolo sentiero che si affaccia sulla vecchia cava del Clos de l'Arlot, passando da Gerbotte; si tratta di una cuvée prodotta in piccole quantità dalle viti più giovani del “Clos de l'Arlot”, uno dei monopole del domaine, un tempo etichettate come “Petit Arlot”. E' un vino che si fa ambasciatore della rinomata eleganza di un grande terroir di partenza, in cui il marcatore principale è decisamente orientato ad un focus estremamente sensuale indirizzato sulla percezione di piccoli frutti di bosco a bacca rossa: fragoline e piccoli ribes boschivi. E' decisamente un prodotto che possiede l'attitudine di farsi apprezzare particolarmente anche nella sua parabola giovanile, nella quale la sua levità e le sue componenti fruttate lo rendono un riferimento attendibile dell'espressività del pinot noir in questa aoc. Il terroir che lo caratterizza proviene dalla parte superiore del "clos", e poggia su marne a prevalenza calcarea nella parte superiore; circostanza, quest'ultima, che ne conferisce un plus di classe complessiva, che si fa apprezzare in tutte le fasi di un processo di degustazione. Le uve, sottoposte ad un rigoroso table de tri, vengono poste in barrique nuove per il 30 per cento ed ivi affinano dai 15 ai 18 mesi. Annata '20 vinificata a grappolo intero per il 40 per cento, violacea profonda ed impenetrabile; quest'annata si fa portatrice di un contesto olfattivo vivace ed etereo, senza alcuna ridondanza aromatica: il ribes rosso è libero di zampillare in un contesto floreale a petalo rosa, senza subire il rimando speziato scuro; in bocca appare molto fresco e goloso, grazie alla saporosità della minuta trapunta tannica che ammorbidisce l'atterraggio palatale di mirtilli rossi e fragoline in gelatina. Le distanze con il fratello maggiore “Clos de L'Arlot” quest'anno si accorciano, grazie alla profondità croccante della propulsione fruttata, donata da un estratto intenso, sofisticato, polposo e carnoso, che confluisce in un finale che è un ventaglio di spezie sottili e rimandi di cioccolato fondente. Millesimo in equilibrio funambolico e dotato di un bonus d'appeal. Apogeo di consumazione [2024-2032]

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