

Jean-Marc, un autentico decano di questa denominazione (cugino di Jacques Carillon) è considerato un perfezionista ed ama svisceratamente la sua denominazione. Ha confezionato, da più plot sparsi nel circondario dell'aoc, un village che rappresenta il biglietto da visita del suo cammino di ricerca enoica, sempre focalizzata sulla massima espressività territoriale, da non scordare mai, di antica e consolidata ascendenza rossista da queste parti; a discapito del trend odierno, a stragrande trazione bianchista. Nel caso di questo village, la percentuale di legno nuovo utilizzata rasenta il 20 per cento ed è frutto di fermentazioni lente e lunghe, seguite da 15 mesi di affinamento; la risultante è sorprendente: vini freschi, dal corredo aromatico intenso, di grande e raffinata tessitura materica, sempre di grande personalità, e decisamente territoriali. Annata '20 gialla paglierina con riflessi vivaci verdolini; naso catalizzato da una dominante fruttata, declinata su note di pesca nettarina e mela golden, anticipati da un cote delicato e dolce di fiori di campo; bocca piuttosto cremosa, sferzata da nuances di speziature dolci, armonica, titillata da una scodata tartarica, che prelude un'anima agrumata vivace, marcata da una vena salina protagonista di un irraggiamento luminoso, che imprime una ritmica dinamica impattante sul sorso. L'annata ha contribuito a tratteggiare l'adagio di un village di sicura classe. Apogeo di consumazione [2024-2030]
Altri vini del domaineJean Marc Pillot