Jean-Marc, autentico decano di questa denominazione (cugino di Jacques Carillon) è considerato un perfezionista ed ama svisceratamente la sua denominazione. Ha confezionato, da più plot sparsi nel circondario dell'aoc, un village che rappresenta il biglietto da visita del suo cammino di ricerca enoica, sempre focalizzata sulla massima espressività territoriale, da non scordare mai, di antica e consolidata ascendenza rossista da queste parti; a discapito del trend odierno, a stragrande trazione bianchista. Nel caso di questo village, la percentuale di legno nuovo utilizzata rasenta il 20 per cento ed è frutto di fermentazioni lente e lunghe, seguite da 15 mesi di affinamento; la risultante è sorprendente: vini freschi, dal corredo aromatico intenso, di grande e raffinata tessitura, sempre di grande personalità salina, decisamente territoriali. Annata 2021 paglierina tenue molto luminosa. Naso spolverato da una guizzante verve minerale oceanica che prelude un delicato stuolo di fiori di campo ed un successivo avvicendarsi di agrumi freschi. Bocca tracciata dall'immancabile tratto salino di Chassagne, che quest'anno beneficia dello slancio tartarico dell'annata per donare appeal ad un sorso delicatamente intriso di note di mela verde e nettarine. Didattico ed esemplare in quest' contesto d'annata di grazia. Apogeo di consumazione [2025-2032]